La scorpacciata del giorno dopo: i quattro arbitri migliori di sempre

L’Italia che eccelle nello sport: quel doppio oro che ha lasciati increduli i bagnanti.

Un’immagine recente della blogger Aurora Sansotari.

Hai capito? Hai sentito? Cos’è successo? Erano circa le 22 in Giappone, mentre in Italia non saprei dire. Con megalitica strafottenza, lo confesso, ho scordato di controllare l’ora. Giacché mi guardo intorno, e c’è poco da dire. Un signore ha l’onestà di ammettere: “Non ci credo, ma sarà vero?”. Cos’è successo (e lo ripeto di nuovo)? È  la frase di un altro (sì…proprio di quell’altro appollaiato sul bagnasciuga e che per manifesta pigrizia ha dimenticato che ieri fosse una domenica diversa, una domenica da Olimpiadi). L’Italia ha portato a casa due ori, battendo cassa e rimpinguando il suo medagliere nel giro di pochi minuti. Ebbene (sì)…Marcell Jacobs ha sfondato nella regina delle discipline dell’atletica leggera, i 100 metri piani, e Gianmarco Tamberi lo ha seguito nel salto in alto.

Ma c’è qualcuno che non dimentica il passato e, invitandomi all’umiltà, mi dice. “L’Italia, soprattutto quella del passato, ha fatto la storia dello sport. Vuoi che ti faccia i nomi dei quattro arbitri più bravi di sempre?”. Ovviamente, me ne sto zitta. Mi guarderei bene dal rifiutare un/l’offerta? E continuo a stare zitta, quando arrivano i nomi da inserire nel quadrato/quadrilatero magico. Parla in modo veloce, lo capisco poco;  altre volte, invece, faccio finta di non capire, e in altre ancora (lo confesso) lo prendo in giro. 

Lui lo sa, sa tutto; io provo a nascondergli qualcosa, ma non c’è verso. Allora, arriviamo al time-out…fuori i quattro nomi. E, questa volta, arrivano veramente: “Concetto Lo Bello senior, Fabio Baldas, quello pelato…come si chiama?”. Lo interrompo un attimo: “Siii…questo lo so, Pierluigi Collina!”. Lui (mi sembra di vederlo) annuisce con il capo e mi rifila la toppa: “E poiché ti ho detto che il figlio non era bravo, direi che il figlio, cioè Rosario Concetto..lui è il quarto!”. 

Conclusioni

È vero… perché, può esserci, si può incontrare un altro lui che ragiona così, spettacolare, alla ricerca di quell’esimente tale da salvarci tutti. È magnifico: perdona, perdona, perdona. Io lo farei un po’ di meno, perché sono donna. Ma lui, torno a dirlo, è così. “Quelli, proprio quelli, sono stati i migliori arbitri di calcio in Italia…per il resto, mia cara, molto spesso, siamo figli dell’ignoranza”. E quant’è vero!!! Così (lo ripeto ancora una volta) siamo tutti forti come cristalli, e deboli come il vetro. E questa volta tutti/tutti, arbitri compresi.  

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