Cinema: metti che un sabato sera conosco su FB Paolo Vita e Nunzio Fabrizio Rotondo

Ad ottobre, nelle sale uscirà il loro nuovo film: “Due inquiline di troppo”. Ma loro sono (davvero) un bell’incontro che si può fare un sabato sera qualsiasi durante la Pandemia. 

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Allora, mi viene di dirlo: (io che..) ho conosciuto i registi Paolo Vita e Nunzio Fabrizio Rotondo. Era forse un sabato fiacco, era forse il solito sabato fiacco durante il Covid. “Come state?”, gli chiedo in chat (Messenger, per intenderci). E, soprattutto, io come stavo? Spesso, è facile imbattersi in incontri sbagliati (e non è che poi facciano così male, se il carattere ne esce temprato); in altre circostanze, gli incontri, invece, sono quelli giusti. Casualmente ci contattiamo. A dire il vero, non ricordo bene, ma in fondo che importanza ha.

Mi colpisce una loro storia, mi colpisce la location di una foto. Sembra di stare in un angolo di un club privé. Non è che ne frequenti tanti, ma la sensazione era quella. In effetti, devo averne visto qualcuno, probabilmente per curiosità. Ma non Italia, semmai in uno dei miei viaggi all’estero, in una fredda città del Canada. Lì sembra veramente di stare in un film, e anche se fare sesso in un locale pubblico è vietato, se allunghi un po’ l’occhio, ti accorgi che quello lo si fa lo stesso (e le ragazze sono meno apparecchiate rispetto allo stile decisamente pretty baby nostrano). “Nulla di tutto ciò”, mi spiegano Nunzio e Paolo. “Si tratta della location di un nostro vecchio film”.

Capisco che c’è qualcosa di nuovo nell’aria

“Vecchio?”, chiedo smaliziata. “Ne state preparando uno nuovo?”, continuo ammiccando. Se c’è una cosa che so fare per deformazione professionale (ho anche un tesserino da giornalista professionista che non millanto mai) è  quella di sapere senza chiedere. Si tratta di un’arte che si acquisisce con il tempo, e consentitemi la battuta: non è certo da tutti!

“Sì…il nostro nuovo film uscirà ad ottobre. S’intitola Due inquiline di troppo, rispondono Nunzio e Paolo che si lasciano andare a due chiacchiere. Anticipazioni sulla trama? Troppo semplice: basta andare su Coming Soon e leggere, se non fosse che per campare, soprattutto in tempi di Covid, ci si arrangia a fare di tutto.

Così, ritorno sulla trama: indebitati? Lo siamo tutti. Solo che Nunzio e Paolo (sceneggiatori e registi della pellicola, nonché attori e personaggi principali del film), per uscire fuori da una brutta situazione creatasi con uno strozzino, decidono di fare i medium in chiave moderna,  promettendo ai clienti di metterli in contatto con i loro defunti. Sarà vero? É mai possibile che i due entrino in contatto con dei fantasmi veri?

Il mitico film di Mario Monicelli.

La  trama ricorda un po’ un altro film che inaugurò un nuovo genere cinematografico, chiamato proprio Commedia all’italiana. Si tratta de I soliti ignoti di Mario Monicelli. Anche in quel caso, i protagonisti non navigavano certo nell’oro, ma la mirabile impresa da realizzare era un’altra: cioè, svaligiare la ‘comare’ ovvero la cassaforte del Banco dei Pegni. Allora, il film portò a casa due Nastri d’Argento e una candidatura ai premi Oscar 1959, consacrando un filone che successivamente dominerà il cinema del dopoguerra insieme a quello dei (mitici) spaghetti- western.

Ma chi sono Nunzio e Paolo?

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Si intuisce: è arrivato il momento. Finisco di divagare. Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita lavorano insieme da trent’anni, e la loro storia è ricca di successi. Muovono i primi passi come Vj a Magic Tv negli anni ’90, attori nel film Papà dice messa con Renato Pozzetto, proseguendo  il loro brillante percorso come autori in forza Sky.

Paolo

Nunzio

La troupe

Nel panorama della loro produzione, sono seguiti inoltre il grande successo televisivo del film Innamorati di me e di Non è vero ma ci credo ed ora, si attende la prossima uscita di Due inquiline di troppo. Paolo e Nunzio rappresentano (davvero) quegli incontri giusti che puoi fare in un sabato sera qualsiasi durante la Pandemia. 

Il mio nuovo articolo: io insieme a loro. Chi sono? I registi Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita.

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